[su_highlight color=”#130a30″]COMUNIONE SULLA MANO? ANCHE I MISTICI DICONO NO. “Una grande istituzione” Dopo aver pregato, il Salvatore insegnò. Le parole uscivano dalla Sua bocca come la luce irraggiante dal fuoco; essa permeava gli Apostoli, a eccezione di Giuda. Presa poi la patena con i frammenti di pane, Gesù disse ai convitati: – Prendete e mangiate: questo è il mio Corpo, che sarà dato per voi! – Protese quindi la destra, come per benedire, mentre così faceva, irradiava da Lui un abbagliante splendore. Non solo erano luminose le Sue parole, ma anche il Pane posato sulla lingua degli Apostoli, il Quale era tutto raggiante. Vidi inoltre gli stessi Apostoli radiosi di Luce, a eccezione di Giuda, che divenne tenebroso. Il Nazareno aveva posto il Pane prima sulla lingua di Pietro e poi su quella di Giovanni; quindi aveva fatto segno a Giuda di avvicinarsi. L’Iscariota era stato il terzo, al quale Gesù aveva presentato il Sacramento; poi gli aveva detto: – Fa’ presto quanto vuoi fare! Aveva comunicato quindi gli altri Apostoli, che gli si erano avvicinati a due a due”. (Dalle Rivelazioni della Beata Anna Caterina Emmerich, stimmatizzata agostiniana nata l’8 Settembre 1774 e morta il 9 Febbraio 1824, volume secondo, pagina 107, della Editrice Cantagalli di Siena). “In mezzo a continui patimenti, essa nella festa del Corpus Domini ebbe ricchissime visioni circa la istituzione del santissimo Sacramento… Vidi un quadro dell’istituzione del SS. Sacramento. Il Signore sedeva al centro del lato lungo della tavola; alla Sua dritta sedeva Giovanni, alla Sua sinistra uno svelto e sottile apostolo, che molto a Giovanni assomigliavasi; presso di lui sedeva Pietro, che spesso sporgeva il capo per sopra il suo vicino. Sul principio vidi il Signore ancor per alcun tempo ammaestrare sedendo. Quindi Egli sorse in piedi e gli altri con lui; tutti lo guardavano silenziosi e con una certa curiosità, stando intenti a ciò che Egli fosse per fare. Vidi allora come sollevasse in alto il piatto su cui posava il Pane, e rivolgesse gli occhi al Cielo; quindi con un coltello d’osso percorrendo le linee che solcavano quel pane, lo spezzasse in bocconi. Lo vidi poi muover la mano dritta sopra quei frammenti come benedicendoli. Mentre ei ciò fece, si diffuse da Lui uscendo un gran splendore, il Pane risplendeva, Egli stesso era luminoso e come nella luce disciolto, e codesta luce si diffuse sopra tutti i presenti e sembrava che penetrasse in loro. Tutti divennero silenziosi e raccolti; il solo Giuda vidi oscuro e come se respingesse codesta luce. Gesù sollevò pure in alto il calice e gli occhi, e lo benedisse allo stesso modo. Non posso trovare altra espressione adatta a rappresentare ciò che in Lui succedesse durante codesta santa cerimonia, fuor quella di dire ch’io vedevo e sentivo come Egli si trasformasse. Poi il Pane ed il Calice divennero luce. Vidi che aveva deposto i frammenti sopra la superficie di un piatto, che assomigliavasi ad una patena, e che con la Sua dritta distribuiva codesti bocconi ponendoli in bocca a ciascuno…” (Vita della Beata Anna Caterina Emmerich, scritta dal P.C.E. Schmger della Congregazione del SS. Redentore, volume II, pp. 413-414, Editrice Marietti, Torino 1871). “Dobbiamo ricevere la Comunione dalle mani consacrate? L’anima di un sacerdote venne da me e mi disse di pregare per lui, perché doveva soffrire molto. Di più non poté dire; poi sparì. Un’altra anima del Purgatorio mi spiegò in seguito: “Egli deve soffrire molto, poiché ha seguito l’uso di distribuire la Santa Comunione nelle mani dei fedeli e perché ha fatto rimuovere i banchi che servivano per ricevere la Santa Comunione in ginocchio. Si potrebbe aiutarlo rimettendo i banchi al loro posto, là dove egli li fece togliere, ed esortando coloro che furono abituati da lui a ricevere la Comunione nelle mani a non farla più così”. Parlai con il Decano del posto, che ebbe molta comprensione. Disse: “Non sono stato io ad introdurre l’uso della Comunione in mano. Per quanto riguarda i banchi, posso tentare di soddisfare questo desiderio, ma devo lasciare che decidano i sacerdoti del luogo”. Parecchie volte venne l’anima di un altro sacerdote, lamentandosi che soffriva moltissimo, poiché aveva rimosso i banchi in chiesa, costringendo il popolo a ricevere la Comunione in piedi. Da ciò si capisce che qualcosa qui non funziona, è vero: il Papa ha permesso di ricevere la Comunione anche in piedi. Chi, però, desidera inginocchiarsi, deve avere la possibilità di farlo. Così vuole il Papa e noi possiamo pretendere ciò da ogni sacerdote. Se un sacerdote, o un vescovo, sapesse qual è la sua grande responsabilità nell’ introdurre l’uso della Comunione in mano, non lo farebbe certamente, e non lo permetterebbe…” (Maria Simma, Le anime del Purgatorio mi hanno detto…, pp. 150-151, Editrice Dielle, Messina 1975)[/su_highlight]