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Catalina Rivas vive a Cochabamba, in Bolivia. Nella prima metà degli anni ’90 è stata scelta da Gesù per trasmettere al mondo i Suoi messaggi di amore e misericordia. Catalina, che Gesù chiama “la Sua segretaria”, scrivendo sotto Sua dettatura, è in grado di riempire in pochi giorni centinaia di pagine di quaderno, fitte di testo. Per scrivere i tre quaderni da cui venne tratto il libro “La Grande Crociata dell’Amore”, Catalina, impiegò appena 15 giorni. Gli esperti rimasero impressionati dalla notevole quantità di materiale che la donna aveva scritto in così poco tempo. Ma rimasero colpiti ancor di più dalla bellezza, dalla profondità spirituale e dalla indubbia validità teologica dei suoi messaggi, considerando per altro il fatto che Catalina non aveva terminato le scuole medie superiori, né tantomeno possedeva alcuna preparazione in campo teologico.
Catalina nell’introduzione di uno dei suoi libri scrive: “Io, indegna Sua creatura, sono diventata improvvisamente la Sua segretaria…Io che non ho mai saputo niente di teologia né ho letto mai la Bibbia…improvvisamente ho iniziato a conoscere l’Amore del mio Dio, che è anche il tuo…I Suoi fondamentali insegnamenti ci rivelano che l’unico amore che non mente, non inganna, non ferisce, è il Suo; egli ci invita a vivere quell’amore attraverso numerosi messaggi, uno più bello dell’altro”.
I messaggi contengono verità teologiche che, nonostante la loro intrinseca complessità, vengono espresse con una semplicità ed una immediatezza sconcertanti. I messaggi contenuti nei libri di Catalina rivelano la speranza fondata sull’immenso amore di Dio. Un Dio di immensa misericordia ma allo stesso tempo un Dio di giustizia che non viola la nostra libera volontà.
Tutti i messaggi dettati da Gesù sono stati raccolti in otto libri che il 2 aprile 1998 hanno ricevuto l’Imprimatur dall’Arcivescovo di Cochabamba Mons. René Fernández Apaza. In questo documento l’Arcivescovo afferma: “Abbiamo letto i libri di Catalina e siamo sicuri che il loro unico obbiettivo è quello di condurci tutti attraverso la strada dell’autentica spiritualità, la cui fonte è il Vangelo di Cristo […] Per questo, autorizzo la loro stampa e diffusione, raccomandandoli come testi di meditazione e orientamento spirituale, al fine di ottenere molti frutti per il Signore che ci chiama a salvare anime, mostrando loro che Egli è un Dio vivo, pieno di amore e misericordia”.
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Catalina dal 1994 porta su di sé le piaghe del Signore che appaiono di solito il Venerdì Santo.
Nell’ottobre del 1994, mentre si trovava in pellegrinaggio a Conyers, negli Stati Uniti, Catalina vide improvvisamente una forte luce attorno al Crocifisso e sentì il bisogno di offrire sé stessa e la sua vita al Signore. Vide 4 raggi di luce che uscivano dalle mani, dai piedi e dal costato di Gesù crocifisso, i quali penetrarono nelle sue mani, nei piedi e nel suo cuore come fulmini. Il dolore era talmente intenso che Catalina cadde a terra. Due giorni dopo, in Costarica, Gesù le disse che il dono delle stigmate che le aveva fatto le avrebbe consentito di condividere con Lui le sofferenze della Sua Croce e che esse sono riservate solo a coloro che sono capaci di amarlo come Egli desidera essere amato.
Nel gennaio del 1996 il dottor Ricardo Castañón, ricercatore e docente di neuropsicofisiologia all’università Cattolica della Bolivia, visitò Catalina in ospedale e qui ebbe modo di constatare la presenza delle stigmate sul corpo della donna e la sua terribile sofferenza durante l’esperienza mistica della passione di Gesù. Le piaghe della donna il giorno dopo si erano già miracolosamente rimarginate, tanto che i medici non riuscivano a spiegare come quelle profonde ferite potessero essere guarite in un lasso di tempo così breve.
Fonte : A cura di “Profezie per il Terzo Millennio” – Aprile 2001
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